“A complex system that works is invariably found to have evolved from a simple system that worked.”
— John Gall, SystemAntics
… I nuovi sistemi generano nuovi problemi.
… Systems attract systems-people.
… Scegli i tuoi sistemi con cura.
“A complex system that works is invariably found to have evolved from a simple system that worked.”
— John Gall, SystemAntics
… I nuovi sistemi generano nuovi problemi.
… Systems attract systems-people.
… Scegli i tuoi sistemi con cura.
Lo snowclone non è un gioco.
Gli snowcloni (snowclones) fanno parte della grande famiglia dei virii* che possono contagiare la cultura — di paesi interi… Basta lasciarsi prendere, è un attimo. Le parole viaggiano per (la) natura; passano frontiere e attecchiscono in luoghi remoti cambiando lingua.
Alcune sono come la neve. Come la neve d’ottobre
Se gli eschimesi hanno N parole per la neve, X di sicuro avranno M parole per Y.
In base a queste non-regole
governare gli italiani non è impossibile, è inutile.
diventa
controllare i blogger non è impossibile, è inutile.
(non a caso) Il termine è stato coniato da Geoffrey K. Pullum — noto linguista — e diffuso attraverso il suo weblog Language Log.
In space, no one can hear you X.
X is the new Y.
X are from Mars, Y are from Venus.
To X or not to X.
Qalcuno ancora si chiede
Non credo ai miei occhi
“In Italia guardi la televisione.
In Russia la televisione ti guarda.”
E’ (forse) vero…
I post veloci sono la materia oscura della blogosfera.
E infine, ricordate
La prima regola degli snowcloni è: non parlare mai degli snowcloni.
riferimenti memetici: snowclones.org
“Perfetto!” — Esclamò il principe Wen Hui, “Come sei giunto a tanta abilità ?”
Il cuoco depose il coltello e rispose: “Il vostro servo ama il Tao che è superiore all’abilità ! Al tempo in cui iniziai a tagliare buoi, vedevo soltanto il bue. Dopo tre anni non vedevo più il bue intero. Ora mi affido allo spirito e non guardo più con gli occhi: ho messo da parte l’esperienza dei sensi e agisco secondo i moti dello spirito, seguendo le regole del cielo. Colpisco nei grandi interstizi, guido il coltello nei grandi vuoti, secondo la conformazione naturale dell’animale. Per passare attraverso i punti di articolazione, e ancor più attraverso le grandi ossa, non basta l’abilità . Un buon cuoco cambia coltello ogni anno, perché taglia. Un cuoco mediocre cambia coltello ogni mese, perché lo usa come se fosse una scure. Ora il mio coltello ha diciannove anni! Ho tagliato milgliaia di buoi, ma il filo del coltello è come appena uscito dalla cote. Nelle giunture vi sono dei vuoti, matre il filo del coltello non ha spessore: inserendo la parte senza spessore nei vuoti, c’è spazio più che sufficiente per il coltello. Per questo lo uso da diciannove anni e il suo filo è come appena uscito dalla cote. Però, ogni volta che devo tagliare una giuntura, osservo i suoi punti difficili, faccio molta attenzione, smetto di guardare, procedo molto lentamente, muovo il coltello appena appena, e all’improvviso la parte cede, come un mucchio di terra che si sgretola al suolo. Allora ritraggo il coltello e mi fermo.”
“Io non vorrei suoni inutili, vorrei poterli scegliere durante la giornata, così le voci, le parole.. Quante parole non vorrei ascoltare, ma non puoi sottrarti; non puoi far altro che subirle, come subisci le onde del mare quando ti distendi a fare il morto.”
— Antonioni / Flaiano / Guerra, La Notte
“Sia maledetta la fama! La si può portare come un giustacore di cuoio sia al diritto che al rovescio.”
— William Shakespeare, Troilus and Cressida
Una delle principali debolezze di FeedBurner riguarda la sua natura accentratrice; con una manciata di regole in un firewall è possibile bloccare una quantità enorme di feed RSS, e quindi mettere enormi bastoni su per le ruote della gente che vive “protetta” dalla barriera telematica.
Quando muri configurabili avvolgono un’intera nazione — un’immensa nazione — normalissimi accorgimenti tecnologici (w/o l7-filtering) possono evocare preoccupazioni planetarie.
In un ipotetico 2007 — un bel giorno La Cina si sveglia e decide di filtrare le richieste verso FeedBurner… Dan-Nazione (***)… Pare che la realtà attuale rispecchi perfettamente questo scenario.
Attraverso china-test (WebSitePulse) è possibile verificare la presenza di filtering nelle richieste http effettuate dalle città più importanti della Repubblica Popolare Cinese verso il web “esterno”.
aggiornamento: pare che anche i feed di Flickr siano filtrati
Ho l’impressione che la lista dei “target” possa essere più lunga…
da un’imbeccata di: Ars Technica
*** qui hyle fallisce una simulazione di stupore e indignazione
la parola — tormentone — del giorno è (ap)pare
Avvolto da una buona dose di stupore apprendo che la nuova versione (per il momento visibile solo attraverso un meccanismo a inviti) di del.icio.us — gioiellino sociale sviluppato nel 2003 in Perl su Mason da Joshua Schachter, e successivamente acquistato da Yahoo! nel 2005 — è costruita sopra a una release modificata ed estesa di symfony, noto web framework per PHP5.
Si prospetta anche un cambio di nome definitivo (dalla versione dotted — decisamente geek e attuale, anzi attualissima — a un “delicious” troppo plain; ma Yahoo!, stiamo scherzando?!).
fonte: symfony Blog
Oggi il colosso di Redmond (leggasi Microsoft) ha rilasciato Silverlight 1.0 final, la prima versione stabile del plug-in cross-platform cross browser che ha tutte le carte in regola per affiancarsi a Flash (di Adobe Mecromedia) sul mercato dei multimedia.
E’ stato inoltre annunciato l’imminente rilascio della versione per GNU/Linux (Moonlight* — speriamo consista anche di un build a 64 bit** :), frutto della collaborazione con Novell.
Da questo momento gli sforzi del team di sviluppo saranno focalizzati su Silverlight 1.1 — che includerà una versione edulcorata cross-platform del .NET Framework, consentendo la creazione di applicazioni (davvero) complesse fruibili attraverso un semplice web browser.
** just kidding, Moonlight è software libero… ammiccavo alla politica di Adobe Macromedia
Vi segnalo l’esistenza della micro-libreria JSONPath.
Si basa sulla rappresentazione ad albero degli stream (o strutture) JSON; permette di individuare ed estrarre porzioni rilevanti di informazioni da queste strutture, sui client (versione JavaScript) o sui server (versione PHP).
Implementa il corrispettivo delle parti essenziali di XPath 1.0* (per XML).
Il codice delle due versioni di questa libreria appare compatto e comprensibile.
Son giorni di alfa e di beta (si attende forse l’omèga?)… Appùnto.
La serata odierna vede il rilascio della versione alpha di Opera 9.5 (nome in codice Kestrel).
Versione contraddistinta dalla presenza di un nuovo motore ECMAscript* (JavaScript) e dai nuovi algoritmi per il rendering delle pagine — per abbattere l’ansia da prestazione di Opera Software.
In questa release è stata inoltre aggiunta la possibilità di effettuare ricerche sul contenuto (quindi non solo su titolo e URL) delle pagine presenti nella history del browser.
as usual: è una versione alpha* (lacunosa per definizione), quindi da usare con cautela.
aggiornamento: Performance Tests for Opera 9.5 — interessante lettura