Tra i discepoli di Lao Tan c’era un certo Keng-sang C’hu, il quale aveva attinto solo parzialmente il Tao di Lao Tan, e se ne era servito mentre dimorava a nord, sul monte delle Corde Annodate. Aveva mandato via i domestici brillanti e saggi, e allontanato le concubine devote e solidali, tenendosi gli stupidi e gli infingardi, e impiegando i perplessi e i molesti. Dopo tre anni che vi dimorava, il monte delle Corde Annodate produsse grandi raccolti. I suoi abitanti conversavano tra loro in questi termini:
« All’inizio quando Keng-sang C’hu arrivò, ne fummo allarmati e lo considerammo singolare e bizzarro. Anche adesso, se ne valutiamo l’impatto in base ai giorni, ci appare inadeguato; se però lo valutiamo in base agli anni, ci appare addirittura eccessivo. Quest’uomo non è distante dalla saggezza! Perché allora non lo nominiamo invocatore dei defunti e officiante dei sacrifici alla terra e al grano? »
Quando il maestro Keng-sang lo venne a sapere, si voltò a sud e si sentì a disagio. I discepoli lo ritennero [nuovamente] singolare e bizzarro…
— Chuang-tzu