“Qualche anno fa, leggendo alcune storie di pii buddisti, me ne rimase impressa una che riguardava un agricoltore. Una sera questi sentì dei rumori nell’orto. Vide in cima a un albero un giovane del villaggio che rubava i frutti. Tranquillamente andò alla capanna, prese la scala e la mise sotto l’albero perchè l’intruso potesse scendere senza farsi male. Poi tornò a letto inosservato. Il cuore dell’agricoltore, vuoto di sé e di possesso, non seppe pensare ad altro che al pericolo che il giovane delinquente del villaggio potesse cadere.”
— Daisetz T. Suzuki