The Register ci mostra come avvengono i filtraggi dei siti Web in Tunisia. Per esempio Swissinfo.org* (che noi italiani, per il momento, visualizziamo benissimo) viene visto dai poveri tunisini come un (falso) Errore 404 – pagina non trovata.
L’articolo continua dicendo che in Arabia Saudita almeno i siti filtrati vengono segnalati con un bel “Contenuto Proibito”.
Tutti i provider tunisini sono obbligati a far passare il loro traffico attraverso i filtri dell’ATI (l’agenzia tunisina per il controllo di Internet) che in questo modo riesce a monitorare l’attività in Rete dei cittadini.
Il software che usano per implementare i megafiltri è ovviamente statunitense, in un certo senso anche questo può essere considerato un esempio di “esportazione della democrazia” [perdonate il passaggio forzato e un po’ qualunquista].
letture consigliate: Democracy on Wikipedia, room404.com