Riprendo il discorso cominciato in un vecchio post in cui si parlava di bookmarklet…
Questa volta dirò due parole su Greasemonkey che, in un certo senso, è nato proprio da un’evoluzione dei bookmarklet.
Si tratta di un’estensione di Firefox che permette di eseguire automaticamente script sulle pagine che si stanno visitando. Permette di realizzare cioè il cosiddetto active browsing.
… Nell’active browsing, il client modifica attivamente i contenuti di visualizzarli. Invece di accettare le pagine Web così come sono, gli active browser, modificano, cancellano e arricchiscono porzioni di pagine Web secondo necessità specifiche dell’utente.
Ma torniamo a Greasemonkey… Dopo averlo installato per cominciare a utilizzarlo è necessario inserire degli “user scripts”, ovvero dei pezzi di codice JavaScript che contengono anche indicazioni su dove dovranno essere applicati (ovvero su quali pagine si esguirà un dato script). Gli script si possono usare subito senza dover riavviare il browser in quanto vengono gestiti da greasemonkey.
Sono tantissime le cose che si possono fare grazie a questo semplice ma potentissimo strumento attorno a cui, in questo periodo, si sta concentrando parecchio interesse. In questa pagina potete trovare numerosi esempi di script. Sempre in quella pagina avrete la possibilità di aggiungere i vostri script e contribuire alla crescita della scimmietta.
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Per semplificare la produzione di script potete utilizzare platypus (grazie gomitolo).
Se siete interessati a qualcosa di equivalente per Internet Explorer, ho sentito parlare di Trixie*.
Opera 8 include nativamente una funzionalità simile!
approfondimenti:
Firefox User Monkey With the Web (su Wired News)
Ten good practices for writing JavaScript in 2005 (Bobby van der Sluis)
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