Stamttina ho dato in pasto Pinocchio a un vecchio programmino di “incasinamento letterario” basato su un’applicazione delle catene di Markov (l’algoritmo è descritto ottimamente nel Kernighan / Pike*). Quella che segue è una porzione del risultato. Se ben ricordo i testi più interessanti e divertenti scaturiscono dalla fusione di due opere (es. Alice nel paese dei sette nani)…
Al simpatico suono di quelle grida strazianti, il burattino, non volendo far la fine del piccione arrosto, spiccò un bel salto di vetta a uno a uno, su tutti i peli della lunghissima barba, e cominciò a nuotare. Il mare ne fa di questi ciuchini! – gridò il burattino. Per vostra regola io sono il figliuolo più cattivo che si fu accomodato per bene sulle spalle una piccola cartagine ossea, che la colpa non è il mio babbo. E’ la miglior cosa di tutto quel discorso arruffato. Aveva capito una cosa che possa avere un ragazzo. Ma quando fu sulla spiaggia, gridò con una bella bambina e i piedi.