(rielaboro da appunti ritrovati)
Principio multimediale – Si apprende meglio da un presentazione che associa parole a figure, perchè il modello mentale integrato favorisce la memorizzazione e il recupero delle informazioni.
Principio della vicinanza spazio-temporale – La presentazione simultanea e la vicinanza delle parole e delle figure permettono un’aggregazione più immediata delle informazioni.
Principio della rilevanza del materiale – La memoria di lavoro (a breve termine) ha una capacità limitata. Eliminare le parole e le figure irrilevanti è d’obbligo.
Principio della modalità diversa – Si apprende meglio da spiegazioni orali e illustrazioni piuttosto che da testo scritto e figure. Infatti testo e figure impegnano entrambi il canale visivo, mentre spiegazioni orali e illustrazioni sono fruibili “in parallelo”.
Principio della ridondanza – La ridondanza di informazioni non favorisce l’apprendimento. Non è saggio presentare la stessa zuppa in formati diversi.
Principio delle differenze individuali – Non siamo tutti uguali. Il design di un progetto multimediale deve essere tanto furbo da rendere l’opera accessibile a tutti quelli che dovranno utilizzarla.
Principio della flessibilità – L’utente deve avere la possibilità di alterare la modalità di presentazione (a ognuno la sua zuppa personalizzata).
Richard E. Mayer è uno psicologo dell’educazione americano.