Fingere di conoscere quello che non si conosce è pericoloso, soprattutto in un contesto collaborativo.
E’ maledettamente fastidioso rendersi conto di non conoscere le cose che possono tornarci utili, ma è un punto di inizio. Imparare a gestire le situazioni che sfuggono al nostro controllo è l’obiettivo principale; imparare a farlo interagendo con altre persone è un ottimo modo per scavare in noi stessi e sentirci vivi.
Essere sinceri (innanzitutto con se stessi) e trasparenti nella definizione dei propri limiti, possedere una sorta di ignoranza lucida, è una forma alta di intelligenza.