“La conoscenza, di per sé, non è soggetta alle leggi di mercato. Studiare non costa, non inquina, non brucia enormi quantità di combustibile, non consuma grandi risorse: più che altro del tempo, la carta necessaria a produrre libri, o quel po’ di corrente elettrica che serve per collegarsi a Internet. Non richiede nemmeno tanto cibo. La ricerca stessa non ha necessariamente bisogno di strumenti costosissimi; non sempre e comunque, perlomeno. Le idee migliori hanno cambiato il mondo, e le idee nascono in uno spazio così piccolo da poterlo quasi cingere tra le mani: quello del nostro cervello. Imparare e comprendere, carcare di capire, inventare e mettere in opera. Forse non moltissimi hanno modo di rendersene conto, ma queste attività possono essere fra le più divertenti e gratificanti che ci siano. E sono esattamente ciò di cui abbiamo bisogno.”
— Francesco Cavalli-Sforza, introduzione a Perché la scienza (scritto con suo padre)
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