Computazione alla griglia

Ongoing propone una breve introduzione allo stato dell’arte della cosiddetta Grid Computing.

Fin dall’inizio del pezzo però si delineano una serie di problemi inerenti all’uso del termine “Grid”. Negli ultimi tempi Grid è diventato un umbrella term*, usato quindi per indicare tutto e niente (di solito indica cose appartenenti alla seconda categoria).

L’autore divide le griglie in due tipologie: “batch grid” e “service-oriented grid”. Tra gli ambiti applicativi nell’articolo vengono citati: il rendering di scene cinematografiche, la simulazione di circuiti elettronici, l’analisi dei rischi finanziari, la realizzazione di modelli fisici, la creazione di indici per lo storing dei dati, la ricerca nel Web.

Per esperienza personale quando si parla di Grid in genere tutti – dopo aver storto il naso – fanno riferimento a Globus Toolkit (che è un po’ l’Aiace* delle griglie), quindi a un’applicazione dei tradizionali Web services. Di sicuro questo non è solo fare data scattering con MPI*

Meglio “consumare” le CPU dandosi agli effetti valanga con Oblivion 🙂

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